La targatura degli impianti termici
- Posted by valentina
- On 10 Luglio 2019
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Con l’obiettivo di identificare ogni impianto termico in modo inequivocabile, la normativa regionale ha introdotto la TARGATURA degli stessi, non solo a beneficio delle operazioni di manutenzione e ispezione, ma anche per agevolare l’analisi e il monitoraggio del parco impianti esistente sul territorio regionale, della qualità dell’aria e della diffusione delle fonti di energia rinnovabile.
La Targa impianto è costituita da un semplice adesivo contenente il codice univoco dell’impianto, anche sotto forma dei più moderni Codici QR che da quel giorno identificherà quello specifico impianto e si aggancerà ai servizi che la Regione Lombardia darà ai cittadini e ai manutentori attraverso il Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (CURIT).
Ogni manutentore o installatore consegna al cittadino un set di Targhe composto da 3 etichette adesive, rappresentanti ognuna una Targa Impianto, e da 2 Matrici.
La prima Targa Impianto è da applicare sul generatore, le altre due Targhe Impianto sono da conservare a cura del responsabile di impianto, per essere utilizzate in caso di deterioramento della prima Targa o di sostituzione del generatore.
La prima delle due Matrici è da applicare sul nuovo libretto di impianto rilasciato all’utente; la seconda è da applicare sul Rapporto di controllo che conserva il manutentore/installatore, ai fini della corretta trascrizione del codice Targa Impianto all’atto della registrazione dei dati in CURIT.
Sarà applicata un’unica targa anche nel caso di impianto costituito da uno o più generatori di calore, anche se di tipo diverso, ma che condividono il medesimo impianto di distribuzione (il sistema di tubi che porta l’acqua o l’aria riscaldate ai termosifoni o ai pannelli radianti a pavimento oppure agli split o ai fancoil), poiché lo si considera un unico impianto termico.